Le Mostre Galleria Palatina

Situato nella prima grande piazza della zona che i fiorentini chiamano "Diladdarno", Palazzo Pitti domina incontrastato da una piccola altura ai piedi della collina di Boboli. La sua costruzione fu commissionata, nella seconda metà del 1400, dal banchiere Luca Bonaccorso Pitti a Filippo Brunelleschi, ma il progetto è oggi attribuito a Luca Fancelli che ideò e iniziò l'edificazione del primo palazzo esterno alle mura della città. Il palazzo ha avuto una lunga storia di lavori di costruzione e di ampliamento durati circa quattro secoli. La prima versione di Palazzo Pitti fu quella di un corpo di fabbrica di dimensioni ridotte rispetto all'odierno. Prevedeva due piani rivestiti con le rustiche bugne di pietra. Lo stile architettonico rinascimentale, sobrio ed armonico, era impreziosito da elementi classici di ordini dorico, ionico e corinzio. Furono i successivi ampliamenti a dare al palazzo la configurazione attuale. Intorno al 1550 il Granduca Cosimo I dè Medici lo acquistò per farne la residenza di famiglia e nel 1558 commissionò i lavori di modifica a Bartolomeo Ammannati che inserì nel prospetto grandi finestre dette inginocchiate e realizzò il cortile porticato. La costruzione e l'allestimento del grande giardino, detto di Boboli dall'omonima collina, furono commissionati a Niccolò Tribolo. Nel 1565 il Granduca volle la costruzione di un corridoio sopraelevato che permettesse alla famiglia di muoversi, senza il pericolo di attentati, fino a piazza della Signoria. Il Progetto fu commissionato al Vasari. Nel 1618 i lavori continuarono sotto la direzione di Giulio da Parigi che allungò l'edificio con altri due corpi di fabbrica a due piani. Altri interventi si ebbero nel 1640 con Alfonso da Parigi sotto la cui direzione il palazzo assunse l'attuale lunghezza. Ciò che oggi possiamo ammirare, però, è il risultato delle successive modifiche apportate dai Lorena che completarono la facciata con l'aggiunta dei due "rondò" laterali che protendono il palazzo verso la piazza quasi a volerla abbracciare. Fu il Granduca Ferdinando II a volere la decorazione delle sale di rappresentanza della residenza estiva, al piano terra, e della residenza invernale al primo piano in vista delle nozze con Vittoria della Rovere. Furono chiamati artisti di grande fama come Giovanni da Sangiovanni e Pietro da Cortona la cui opera contribuì a rendere il palazzo una vera e propria reggia. L'ultimo corpo aggiunto alla costruzione fu la palazzina della Meridiana, in stile neoclassico, commissionata alla fine del 1700 a Gaspare Maria Paoletti e Pasquale Poccianti da Pietro Leopoldo. Palazzo Pitti, che nel tempo ha avuto funzioni diverse, è oggi sede importanti musei (Argenti, Porcellane, Costume, Carrozze, Galleria d'Arte Moderna, Giardino di Boboli) attraverso i quali è possibile visitarne gli ambienti, i fasti di corte e lo splendore di un'epoca lontana che ha saputo tramandarsi fedele e immutata nel corso della storia.

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